mercoledì 3 ottobre 2012

A Search for the Real: Summer Is Over



Caro R_________,

Sono stato molto occupato. Non so se più del solito, ma  stanno accadendo molte cose. Sono giù vicino a Jackson nel Mississippi a lavorare al film di Faulkner. È il più gran film che abbia diretto finora, in termini di soldi, ma ha anche più personaggi di ogni altro film a cui io abbia lavorato. Penso che il genere di cose che questo cast più grande mi ha fatto prendere in considerazione, hanno molto che può essere applicato alla scrittura. Gli ultimi tre film che ho diretto si concentravano su di un unico, isolato protagonista: The Broken Tower (su Hart Crane), Sal (sull'ultimo giorno di vita dell'attore Sal Mineo), e Child of God di Cormac McCarthy (su un necrofilo omicida nei boschi). In quei film mi sono potuto concentrare sui minimi particolari del comportamento di ogni personaggio. Erano film piccoli che operavano attraverso i dettagli e non erano dipendenti dal dialogo (verbale o attraverso il linguaggio del corpo). Quando un personaggio è isolato in un film, egli comunica tuttora i suoi sentimenti al pubblico, ma l'asse della comunicazione viene spostata da personaggio a personaggio (qualcosa che il pubblico sovrintende e ode per caso) e diventa più di una connessione tra personaggio e pubblico. Non voglio dire che i personaggi rompono la quarta parete, e non voglio dire che non sono impegnati con il loro ambiente o non si coinvolgono in lotte dentro di sé, ma un canale di comunicazione viene portato via quando altri personaggi non sono lì ad interagire con egli. Quindi, un personaggio isolato risponde comunque realisticamente al mondo e alle sfide attorno a lui, ma non ha bisogno di comunicare i propri sentimenti ad altri personaggi, solo al pubblico attraverso il suo comportamento e le sue azioni.

In un libro, un personaggio isolato può dar voce ai propri pensieri attraverso il monologo interiore, o il narratore di terza persona può dire al lettore cosa il personaggio sta sentendo e pensando. Certamente questo può essere fatto con la voce fuori campo in un film, e spesso è molto efficace, come in The Tree of Life di Terrence Malick, dove immagine e voce fuori campo sono entrambi tratti da semplici luoghi e avvenimenti: una famiglia si addolora della morte del figlio, un fratello ripensa a quando lui e suo fratello erano bambini. Ma il modo travolgente in cui le immagini vengono distribuite, legate insieme da un senso epico delle cose nella voce di campo, rende la combinazione molto maggiore rispetto alle parti. Dunque, i libri, credo che essi abbiano a che fare con simili questioni di focalizzazione ed espressione; uno scrittore deve valutare attraverso quale personaggio dirà cosa e quale sarà la distanza. Nel libro As I Lay Dying, ogni capitolo è narrato dal punto di vista di un personaggio diverso -- non come Rashomon, dove i resoconti sono in conflitto (anche se c'è un pochino di ciò), ma in una maniera cumulativa, cosicché le loro storie si sviluppano una sull'altra. Inoltre, c'è un enorme contrasto tra il modo in cui parlano ad alta voce e il modo in cui parlano nei loro monologhi interiori. Il dialogo parlato usa un livello di dizione che uno si aspetterebbe da contadini del Mississippi all'inizio del ventesimo secolo, mentre i monologhi interiori sono più avanzati di quanto questi personaggi sarebbero in grado di articolare. Nel film allora, procederemo con una combinazione di approcci per catturare la dicotomia tra l'interiore e l'esteriore e per trovare un modo per dare un senso dei punti di vista in continuo spostamento senza fare un pasticcio. Questo è spesso un gran problema con romanzi e storie, non è vero? Trovare il punto di vista a cui attenersi, o trovare modi per prospettive in transizione.

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Ho anche trovato questo strano libro di Joe Wenderoth nella mia pila di libri da leggere e l'ho aperto senza sapere cosa aspettarmi. Penso che questo sia esattamente il modo di leggere questo libro: arrivarci con una mente aperta, perché sfida categorizzazioni di narrativa e poesia, livelli alti e bassi di riferimento, e spesso salute mentale. Sono stato subito coinvolto nel libro perché è diventato chiaro sin dall'inizio che il destinatario nel titolo non è una persona bensì la catena fast-food Wendy's -- o forse un outlet in particolare di Wendy's -- che viene riferita come se fosse una persona. Di solito sono attratto dal lavoro, soprattutto il lavoro scritto, che ha a che fare con il mondo del consumismo di massa, della cultura popolare, e della pubblicità perché spesso mi sembra più familiare dei libri sulla guerra, o sul lavoro della polizia, o sulle impostazioni in tutto il mondo. Non vuol dire che l'impegno con il non familiare è qualcosa che non mi piace in alcuni libri, ma mi trovo attratto dal lavoro che usa l'appariscente opacità del fast-food e della vita moderna per criticare ed esaminare il modo in cui viviamo adesso. Inoltre, l'apparente superficialità del soggetto corrisponde alla prospettiva ugualmente fitta e distorta del narratore senza volto, o della figura dello scrittore, il quale sembra essere in parte filosofo, in parte poeta, in parte psicopatico, in parte eterosessuale, e in parte gay. Come il suo centro di attenzione, Wendy's, egli contiene una vasta gamma di identità e di idee in modo che il soggetto e l'oggetto delle epistole girano attorno ad una vasta varietà di definizioni; il superficiale diventa denso, e il complicato diventa pop.

Le pagine sono ciascuna datata e scritta, come suggerisce il titolo, come se fossero lettere scritte nell'arco di poco più di un anno alla metà degli anni 90. Da una voce all'altra, Wendy cambia -- da una donna, ad un vero e proprio fast-food store, a un'idea e un significante, a un'astrazione che ha poco a che fare con la concreta o comune comprensione del fast-food nella nostra cultura. A volte le lettere sono quasi lettere d'amore a una donna; a volte si rivolgono ad alimenti specifici che possono essere comprati a un Wendy's; a volte espongono dettagliatamente le ostentate azioni giornaliere dello scrittore come guardare porno o le sue visite frequenti da Wendy's; e a volte fondono forti riferimenti al sesso e a parti del corpo con le azioni superficiali che hanno luogo al Wendy's. Il risultato è che viene creata una varietà multicolore e multivalente di impressioni, sia concrete che astratte. La struttura epistolare del libro -- una breve lettera per pagina -- ci fa ritornare ripetutamente ad una messa a punto familiare: uno strano ed incerto uomo che scrive ad un ristorante/donna/idea/se stesso. Dunque, come Dream Songs di Barryman, l'opera può girovagare e diventare più astratta perché la struttura è regolare. E' come una battuta musicale che sottende le fluttuazioni irregolari di contenuto e significato. Infatti, penso che The Dream Songs sono la principale fonte di ispirazione di questo libro; non solo viene data una struttura regolare alle voci, ma la fusione di riferimenti alti/bassi, l'esplorazione di demoni interiori sia sessuali che assassini, e il costante spostamento di voce, soggetto e oggetto hanno tutti un debito con le poesie di Barryman.

Questo è un libro che affronta la cultura pop e la sessualità dark e la violenza sottostante senza indietreggiare. Usa regolarità della forma per incorniciare approcci irregolari e disordinati a soggetti appiccicosi.

Suppongo che questo sia tutto ciò a cui sia interessato.

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Ho anche guardato l'episodio pilota di Jersey Shore e il documentario di Soderbergh su Spalding Gray. E farò vedere il secondo episodio della seconda stagione di Breaking Bad a una delle mie classi.


Autore: James Franco
TTraduzione: Eva Edmondo per James Franco Italia

8 commenti:

  1. Ti sorprende vederlo citato in un post in cui parla di riferimenti alti/bassi e cultura pop? :)

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  2. Forse perché non riesco ad immaginare che il jersey shore "da superficiale diventa denso"
    E poi mi fa un po specie che la cultura pop si confonda fino ad identificarsi con il trash..siamo messi così male ?

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    1. Non riesco ad immaginarlo nemmeno io, ma da sempre il pop è anche potenzialmente trash. JS è senza dubbio un fenomeno di costume, ed è anche la deriva di quel prodotto di massa (pop) che sfocia nel trash. "Siamo messi così male?" mi chiedi: beh, sarebbe interessante discutere sul perchè un prodotto del genere abbia attecchito in questo modo. Da figlio degli anni '80, posso dirti che non si stava meglio col modello culturale "paninaro"! :))

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    2. Ahah..non ne so molto ma il paninaro mi richiama comunque un personaggio bonario,ignorante e coatto quanto vuoi ma genuino e pieno di buoni sentimenti.
      Perché ha attecchito il jersey shore?beh,dei tizi che vivono tutti insieme in una casa non facendo altro che ubriacarsi,andare in discoteca..Uhm è chiaro che un pubblico giovane ne possa essere incuriosito e guardarlo però (mi auguro) non considerandolo come un modello cui ispirarsi ma con distacco e ironia (perché effettivamente fa ridere).In ogni caso lo preferisco ad un"uomini e donne" ad esempio, almeno in js non c'é ipocrisia...volgarità ed esibizionismo esplodono senza filtri.
      Detto ciò non capisco perché franco lo guardi ancora, adesso che sono arrivati alla millesima stagione,la curiosità iniziale l'abbiamo avuta tutti, però ora hanno rotto.
      Comunque ne approfitto per farti i complimenti per il blog,é davvero molto interessante e soprattutto ho notato che contiene solo le notizie che le persone devono conoscere riguardo ad un artista e non altre cose tipo pettegolezzi e robaccia simile.Sono molto ammirata:-)

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    3. Eh ma il paninaro ha dalla sua anni di revisionismo storico che lo hanno riabilitato come figura :)) Secondo me il personaggio superficiale è figlio di ogni epoca. I ragazzi di Jersey Shore possono essere rappresentativi di certi aspetti della società di oggi, e per questo li trovo in qualche modo interessanti. Perchè Franco se ne interessa ora? Perchè lavora 20 ore al giorno e prima non ha avuto tempo di vedere una puntata? Ahah, non lo so, probabile gli serva per le sue lezioni all'Università.

      Ti ringrazio per i complimenti, che fanno sempre piacere, e dato che ho aperto il sito con quello spirito, mi fa piacere che arrivi la volontà di mostrare altro del personaggio James Franco :)

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  3. Korine e James ancora insieme in un film corrosivo pulp-jersey-shore? Acquolina...

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    1. Ahah! Già "Spring Breakers" saccheggia l'estetica di MTV dandole un nuovo significato!

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