venerdì 1 novembre 2013

James Franco su The Hollywood Reporter—Art Issue

Di seguito, la traduzione dell'articolo di JAMES FRANCO pubblicato su THR in occasione dell'uscita del numero speciale sull'arte.

Per il primo numero dedicato all'arte del The Hollywood Reporter (in uscita l'8 novembre prossimo), James Franco ci offre un'anteprima della sua prossima mostra, la cui apertura è prevista per il 2014 nell'OHWOW Gallery di Los Angeles. L'anteprima che trovate di seguito presenta alcune foto dell'esibizione e delle impressioni dell'attore/artista sulla vita a Los Angeles. 



Los Feliz è cool. Bar hipster e lerci. C'è un ottimo ristorante francese sul Vermont, Figaro. Invece House of Pies ha cibo di merda. Fred 62 è aperto 24 ore su 24 e fanno densissimi cocktail. Una cameriera coi capelli rosa mi chiedeva di andare al cinema con lei, una volta erano le 2 del mattino. Ho incontrato una ragazza lì di El Monte che voleva farmi nella macchina, mentre guidava verso il centro.

West Hollywood è cool, vistosa. Ad Halloween fanno i pazzi su tutto il Santa Monica Boulevard. Andavo spesso al Buzz coffee e incontravo un piccolo psicopatico che diceva di essere un artista; era molesto il piccolo troll.

North Hollywood, nella Valley, proprio sotto gli Universal Studios. Che buco di merda! Una terra desolata. Ho seguito delle schifose lezioni di recitazione lì e sc****o un milione di ragazze. Conoscevo un ragazzo che viveva in una baracca in mezzo a un mucchio di altre baracche dietro alla casa di uno su Burbank Boulevard. Si ritrovò un po' di soldi in mano perché vinse una causa contro il suo patrigno che molestava sua sorella quando erano bambini, così ha comprato una pistola e un acquario enorme.




Beverly Hills è ancora un mistero. Andavo a qualche festa in diversi posti. Il mio dottore è su Rodeo Drive, gli mancano due denti. Il Beverly Hills Hotel ha le pareti color vomito; dentro c'è un piccolo coffee shop con un tizio untuoso che serve sandwich al tonno. Io ci vado e li mangio e leggo romanzi e faccio delle grandi cagate nel bagno in fondo all'ingresso.

Hollywood, casa. Lo Chateau Marmont, dove abito adesso. E' da un anno; sto sempre nella stessa stanza, sul retro, nell'area dei cottage. Stanza 89, sto lì quando sono in città. E' l'unica con un balcone ed è vicino al tavolo da ping pong. Fuori dalla finestra c'è un enorme cartellone pubblicitario di Gucci. Il copriletto è pieno di sperma.
Downtown. Avevo un loft lì. Non conosco bene quest'area. Ho visto alcuni spettacoli al Mark Taper Forum e ho mangiato sandwich alla salsa francese da Philippe, che ha la segatura sul pavimento. E poi Olvera Street, con dei buoni o cattivi ristoranti messicani per turisti. Il mio amico artista Ben aveva un loft, prima di morirci di overdose.
 
Santa Monica. La dozzinale Terza Strada. La gente si incontra allo Shutters o va sui pattini sulla spiaggia. Credo.

A Malibu tutti si nascondono.
Paparazzi.


Nessun commento:

Posta un commento